Perché ho creato questo blog?
- alde924
- 30 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Potrebbero sembrare due argomenti fini a se stessi, comunicare con i giovani calciatori e il rapporto fra genitori e allenatori, ma la mia seppur breve esperienza unita ai racconti di altri allenatori mi ha spinto a considerare le questioni sopra citate come veramente importanti nell'ambito del calcio giovanile, soprattutto quella di provincia.
Molti allenatori si concentrano sulla parte tecnico tattica del gioco del calcio, tralasciando che sono i ragazzi che dovranno giocare la partita e se questi ragazzi non sono nella condizione mentale adeguata, tutti gli sforzi dell’allenatore risulteranno vani. In questi anni ho visto troppa pressione da parte dei genitori che andava ad incidere sulla già alta tensione dei ragazzi i quali spesso sbottavano in comportamenti scorretti.
Il formatore deve comprendere le varie difficoltà, non motorie, dei giovani calciatori e risolverle insieme, deve essere un esempio dentro e fuori dal campo perché i bambini non sono stupidi, perché anche se il tempo settimanale con cui l’allenatore sta con i ragazzi e poco, conta più degli insegnanti scolastici, quasi anche più dei genitori, quindi non deve essere un aspetto negativo, ma una leva positiva. Da allenatori iniziamo a mostrare grande rispetto per l’arbitro a prescindere dalle decisioni, iniziamo a mostrare grande rispetto per gli avversari, vedrete che i ragazzi vi seguiranno. Se ci sono casi particolari, i ragazzi vanno ripresi, ma non con una semplice sostituzione o una veloce ramanzina, va spiegato al ragazzo quello che ha fatto, la gravità, va responsabilizzato davanti alla squadra.
Purtroppo l’allenatore non può fare tutto da solo.
Necessità di una mano dalla società di appartenenza e dai genitori, quindi ad inizio di ogni anno vanno tracciate delle linee guida comportamentali da seguire sia per i ragazzi ma anche per i genitori. I genitori devono capire che è per il bene del proprio figlio. Similmente a quanto detto per gli allenatori, ben venga il tifo per i propri figli, ma non devono essere fatte critiche ad arbitro e avversari.
Se si riesce a creare il clima giusto, e a curare la comunicazione verso i ragazzi (tema che verrà approfondito nei prossimi articoli), si avrà un terreno sicuramente fertile per la crescita dei ragazzi, degli allenatori e dei genitori. I risultati del campo saranno un elemento secondario, l’
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